autore Ermanno Bizzarri
anno di pubblicazione: 2024
lingua: italiano
ISBN: 9791281389335
edizione: Editori Paparo
Il piano INA-Casa (1949-1963) rappresenta il primo, e forse nel suo genere anche l’ultimo, momento di politica edilizia residenziale pubblica attuata in maniera capillare e uniforme a livello nazionale. Riprendendo le parole di Roberto Pane, vi sono infatti «paesi nei quali si può dire che, a memoria di uomo, l’unica novità sia stata rappresentata dall’edificio INA-Casa, costruito ai margini di una stratificazione non di rado millenaria». Tuttavia, nelle linee guida del piano è ben espressa l’indicazione di operare affrontando il problema locale, allo scopo di adeguare gli edifici all’ambiente, inteso in senso lato, in cui si inseriscono. Nascono così non solo interi quartieri, ma anche gruppi di tecnici che, condividendo uno stesso retroterra accademico e culturale, intervengono in una maniera facilmente riconoscibile per composizione architettonica e ideologia sottesa. In tale ambito, lo studio sui professionisti partenopei attraverso il patrimonio INA-Casa consente sia un’interpretazione del contesto in cui operano sia una più ampia rivalutazione storiografica della scuola di appartenenza nella sfera disciplinare di metà Novecento.
Ermanno Bizzarri (1990) è architetto, ingegnere e dottore di ricerca in Storia dell’architettura. Attualmente è assegnista post-doc presso il Dipartimento di Architettura-DiARC dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Oltre l’edilizia economica e popolare a metà Novecento in Italia, tra le sue linee di ricerche si segnalano la questione storiografica in architettura e temi di storia del paesaggio, come l’evoluzione della salvaguardia ambientale e l’eventuale trasformazione dei territori gravati dagli usi civici.