Il volume indaga le trasformazioni dell’Eur dal momento della sua ideazione come monumentale complesso espositivo, agli interventi concepiti nel dopoguerra finalizzati alla creazione di un vero e proprio quartiere direzionale e residenziale, fino alle realizzazioni contemporanee come il Centro Congressi Italia firmato dallo Studio Fuksas. Alla vicenda relativa a quest’opera, dal concorso di idee alla costruzione tuttora in corso, è dedicato un intero capitolo.
La parte centrale del libro è costituita dall’“Atlante delle architetture notevoli“, una raccolta di schede di approfondimento sulle opere più significative e, in particolare, sugli interventi di edilizia residenziale, ville e palazzine, che hanno contribuito a definire l’alto livello di qualità diffusa che caratterizza il quartiere romano. Alcune schede sono dedicate ad architetture diventate purtroppo emblematiche della condizione precaria in cui versa parte del patrimonio romano del secondo Novecento, come il Velodromo Olimpico, realizzato su progetto di C. Ligini, D. Ortensi e S. Ricci in occasione delle Olimpiadi del 1960, che è stato demolito nel luglio 2008 nonostante fossero in corso studi per il suo recupero. Un altro esempio è l’ex Ministero delle Finanze, costruito tra il 1958 e il 1962 da L. Cafiero, C. Ligini, G. Marinucci e R. Venturi, le cui torri sono ormai da anni in condizioni di degrado dopo essere state private del curtain-wall e lasciate con la struttura portante in vista per essere recuperate all’interno di un nuovo complesso la cui realizzazione si è però bloccata.
Il libro, basato su inediti ed originali documenti d’archivio e arricchito da una serie di interviste ad esperti e progettisti, costituisce un efficace strumento per la conoscenza di un’importante porzione di patrimonio italiano moderno e contemporaneo (Francesca Rosa).